Tra le specie del Mar Mediterraneo più conosciute vi è la Caretta caretta, meglio conosciuta come tartaruga comune. Protetto da un carapace a forma di cuore, questo grande vertebrato marino è solito percorrere distanze enormi via mare. Dal momento in cui raggiunge le onde del mare dopo la schiusa, la Caretta caretta parte per l’incessante viaggio della sua vita: per nutrirsi, riprodursi e nidificare.
La tartaruga marina comune, creatura saggia e determinata, svolge un ruolo fondamentale negli ecosistemi marini, contribuendo al controllo delle popolazioni di meduse e mantenendo l’equilibrio ecologico.
Le minacce
Purtroppo, le acque del Mediterraneo stanno assistendo a un declino preoccupante delle popolazioni di tartarughe marine comuni: la Caretta caretta è infatti particolarmente a rischio a causa delle numerose minacce a cui è esposta, tra cui la pesca accidentale, l’inquinamento marino e la perdita di habitat. Inoltre, le attività umane, come lo sviluppo costiero e l’inquinamento luminoso, influiscono negativamente sulle opportunità di nidificazione e mettono a repentaglio la sicurezza delle uova: ad esempio, le luci artificiali lungo le spiagge disorientano i piccoli appena nati, disturbando il loro orientamento naturale verso il mare; mentre la costruzione costiera altera gli habitat di nidificazione, causando la perdita di aree vitali per deporre le uova.
Gli sforzi di conservazione
Grazie agli instancabili sforzi dell’Associazione Domizia, con il supporto della Stazione Zoologica Anton Dohrn e del WWF, le tartarughe Caretta caretta hanno designato il litorale domizio come un sito adeguato alla nidificazione. La collaborazione con le comunità locali ha infatti promosso la sensibilizzazione e la protezione di questi preziosi animali marini: l’impegno costante dell’Associazione Domizia e dei suoi volontari sta trasformando le spiagge in un rifugio cruciale per la sopravvivenza e la riproduzione di questa specie.
Per scoprire come contribuire alla tutela dei nidi, basta contattare l’Associazione, sempre lieta di dare il benvenuto a nuovi volontari.
Un’altra importante iniziativa sul territorio napoletano è quella del Turtle Point a Portici, un vero e proprio ospedale per tartarughe marine. Questo Centro di Ricerca, parte della Stazione Zoologica Anton Dohrn, offre cure e assistenza agli esemplari malati o feriti, con l’obiettivo di liberarli nuovamente nell’oceano. Il Centro dispone di laboratori avanzati per la ricerca marina, sale chirurgiche e radiologiche per la cura delle tartarughe, un’esposizione didattica e aree per la riabilitazione.
È possibile visitare il centro e osservare da vicino le tartarughe marine in cura: basta prenotare la propria visita tramite il sito ufficiale. La visita è adatta a grandi e piccini.