Nella tana della Lontra

La Lontra, piccolo mammifero semiacquatico, rientra tra le specie più a rischio d’estinzione della fauna italiana: a causa della distruzione del suo habitat che l’ha portata sull’orlo dell’estinzione, la popolazione sul nostro territorio è tra le più piccole e isolate d’Europa. Tuttavia, grazie agli sforzi di conservazione, questo animale sopravvive ancora in alcune zone dell’Italia. Al momento sono 7 le Oasi WWF che ospitano la Lontra; in particolare, l’Oasi WWF di Persano, in provincia di Salerno, ne ha fatto il suo simbolo ufficiale.

Da campione di nuoto a abile cacciatore

La Lontra è un’eccellente nuotatrice. La densa pelliccia le fornisce un incredibile isolamento termico, aiutandola a mantenere il calore corporeo in ambienti freddi. Inoltre, grazie allo strato d’aria intrappolato nella pelliccia, può galleggiare sull’acqua senza sprofondare.
Gli occhi della Lontra possono adattarsi all’ambiente circostante: questo le consente di vedere chiaramente sia sott’acqua che sulla terra ferma. È inoltre esperta nell’apnea, potendo rimanere sott’acqua per un minuto e mezzo o due, il tempo necessario per cacciare i pesci di suo gradimento (come alborelle, cavedani, vaironi e anguille).

Curiosa e sempre pronta a giocare

Conosciuta per la sua vivace personalità, la Lontra è anche famosa per il suo spirito giocoso: spesso viene osservata mentre fa acrobazie nell’acqua e scivola sulle rive. Si diverte a inseguire bolle d’aria sott’acqua, a giocare con oggetti galleggianti e fare lotte amichevoli con i suoi simili: questi giochi contribuiscono allo sviluppo delle sue abilità di caccia e all’interazione sociale tra gli individui.

L’Oasi WWF di Persano

Queste creature sono essenziali per gli ecosistemi acquatici in quanto contribuiscono al controllo delle popolazioni di prede, mantenendo l’equilibrio ecologico e rappresentando un simbolo di rinnovamento della biodiversità in molte regioni del mondo.

Grazie alle strategie di conservazione della specie e del suo habitat, la Lontra ha ripreso – seppur lentamente – a espandere l’area in cui è diffusa. Oggi, l’Oasi di Persano fornisce rifugio e protezione a questa specie con i suoi 6000 ettari di superficie: i visitatori dell’Oasi possono quindi incrociare lo sguardo curioso di questi esemplari e assistere ai loro entusiasmanti giochi acquatici nel contesto suggestivo del bacino del Sele.